Forum Dolore Pelvico Cronico

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Un mal di testa nel bacino: Una nuova interpretazione e una terapia per le sindromi del dolore pelvico cronico

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19 commenti:

  1. Non è la nevralgia del nervo pudendo!
    Ci sono ancora oggi medici specialisti che insistono sulla “nevralgia del nervo pudendo” e di conseguenza prescrivono terapie per tale patologia. Senza parlare poi di quelli che danno la colpa alla prostata!
    Invece è documentato che nella stragrande maggioranza dei casi non si tratta del nervo pudendo.

    Ho fatto una serie di ricerche su Wikipedia in lingua Inglese, dove questa patologia è molto più documentata (in America stanno molto più avanti di noi!).
    Chiedo scusa per gli errori di traduzione. Il grosso è stato fatto dal traduttore di Google!

    1° ricerca - Voce “Pudendal_nerve_entrapment” su en.wikipedia
    « uno studio di riesame del 2009 ha rilevato che "la prevalenza del PN (neuralgia pudendale) è sconosciuta e sembra essere un evento raro" e che "non esistono prove per sostenere l'equazione la presenza di questa sindrome con una diagnosi di intrappolamento del nervo pudendale", il che significa che è possibile avere tutti i sintomi di intrappolamento del nervo pudendale (noto anche come neuralgia pudendale), senza avere un nervo pudendale intrappolato. »

    « Uno studio del 2015 di 13 normali cadaveri femminili ha scoperto che il nervo pudendale è stato fissato o fissato al legamento sacrospinoso in tutti i cadaveri studiati, suggerendo che la diagnosi di intrappolamento del nervo pudendale può essere sopravvalutata. »

    « La diagnosi differenziale dovrebbe considerare le condizioni più comuni di prostatite cronica / sindrome del dolore pelvico cronico (CPPS) e cistite interstiziale. »

    « La neuropatia del nervo pudendale è una diagnosi probabile se il dolore è unilaterale, ha una qualità bruciante ed è esacerbata dalla palpazione rettale unilaterale della colonna ischiale, con latenza ritardata del motore pudendale da solo. Tuttavia, tali casi rappresentano solo una piccola parte di tutti coloro che presentano con dolore perineale. La prova della diagnosi si basa sull'assenza di dolore a seguito della decompressione del nervo nel canale di Alcock e viene raramente raggiunta. Il valore delle indagini neurofisiologiche cliniche è discutibile; alcuni centri europei sostengono che le indagini hanno grande sensibilità, mentre altri centri, che hanno anche un interesse specializzato nella neurofisiologia del pelvico, non hanno identificato alcun caso. »

    2° ricerca - Voce “Pudendal_nerve” su en.wikipedia
    « L'intrappolamento del nervo pudendale , noto anche come sindrome del canale di Alcock , è molto raro ed è associato al ciclismo professionale. »

    3° ricerca - Voce “chronic pelvic pain syndrome” su en.wikipedia
    « Nella pagina “prostatite cronica / dolore pelvico cronico” non appare la parola: nervo pudendo (pudendal nerve). »

    Bensì, come tecniche di risoluzione, si parla principalmente di rilascio dei trigger points e tecniche di rilassamento.

    In conclusione:
    La nevralgia del nervo pudendo o il suo intrappolamento è un evento raro e bisognerebbe invece ipotizzare al dolore pelvico (CPPS), che si risolve principalmente con il rilascio dei trigger points e tecniche di rilassamento…
    Queste tecniche sono praticate nel protocollo Stanford. Quindi consiglio questo libro, scritto dagli stessi inventori del metodo:

    Un mal di testa nel bacino

    La guida spiega dettagliatamente come guarire senza usare farmaci. Inoltre, è basato sull’auto-trattamento, non avrai bisogno di medici, dipenderà solo da te.

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    1. Ovviamente, non è sempre esclusa la nevralgia del pudendo e in ogni caso bisogna tenere conto esclusivamente dell’opinione del medico…
      ma se ti ha diagnosticato la “nevralgia del nervo pudendo” con una semplice esplorazione rettale, potresti chiedere informazioni sul esame PNTML (Pudendal Nerve Terminal Motor Latency ovvero studio dei tempi di latenza nel nervo pudendo) e magari fartelo prescrivere (se ne è d’accordo), per accertarti che sia davvero colpa del nervo pudendo.

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  2. Complimenti, ho linkato il blog sul mio sito. Molto utile.

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  3. LA MIA STORIA...

    Mi chiamo Enzo… e non aggiungo altro per ragioni di privacy.

    Tutto è iniziato nel 2014.

    Notavo delle insolite minzioni frequenti di giorno che pian piano avvertivo anche di notte, costringendomi ad alzare dal letto per andare in bagno.

    Essendo giovane pensavo a un’infezione prostatica e mi recai da un urologo.
    Senza farmi alcuni esami, a parte l’esplorazione rettale della prostata, mi iniziò a prescrivere Permixon e 7 giorni di antibiotici.

    Trascorsa quella settimana, senza alcun risultato, mi prescrisse altri 7 giorni dello stesso antibiotico.
    Stavolta i sintomi peggiorano: minzioni sempre più frequenti e di sera iniziavo ad avvertire bruciore al pene. Inoltre quando ero seduto, dopo un po’ avvertivo fastidio nella zona perineale.

    Telefonicamente il medico mi chiese di fare la spermocoltura e urinocoltura. Visto che uscirono negativi, mi chiese di fare anche i tamponi uretrali e di mia iniziativa feci una ecografia prostatica transrettale. Anch’essi risultarono negativi.

    Portai tutto dallo stesso medico e con mio gran stupore mi prescrisse un’altra settimana di antibiotici, stavolta di un altro tipo…
    Assurdo… antibiotici con gli esami negativi?!!!!!!!!!!

    Ovviamente non ho mai fatto quella terapia e andai da un altro urologo.
    Intanto le minzioni peggioravano e anche il dolore da seduto che si estese ai glutei e ai bicipiti femorali.
    [CONTINUA]

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    1. Il nuovo urologo fortunatamente non era d’accordo a darmi antibiotici con esami negativi. Mi fece un’ecografia alla vescica (tutto regolare) ma comunque insisteva con la prostata, dandomi ancora Permixon ma aggiunse anche Pelvilen. Gli spiegai del dolore da seduto e mi prescrisse una RMN al bacino che uscì negativa e disse che poi avrei dovuto fare anche una uretrocistoscopia e un esame urodinamico.

      Dopo alcuni mesi di questa cura non ebbi alcun risultato.

      Iniziai a fare tutta una serie di esami, colonscopia, ho ripetuto spermocoltura e urinocoltura…

      Poi l’urologo mi diede appuntamento in clinica per la cistoscopia.

      Intanto, indicando su internet i miei sintomi, iniziai a scoprire questo nuovo mondo della “nevralgia del nervo pudendo”… e sembrava tutto corrispondere.
      Mi recai così da un noto medico specializzato in questa patologia. L’unica cosa positiva fu che in questo modo evitai la cistoscopia che era molto invasiva e praticamente inutile.

      Questo medico diagnosticò la nevralgia del pudendo e mi prescrisse la classica accoppiata: Laroxyl e Lyrica.
      Per i primi 3 mesi le dosi dei farmaci erano minime e lo furono anche i risultati. Poi aumentò le dosi e disse di proseguire per altri 6 mesi. In effetti qualche risultato lo diedero comunque, perché quei farmaci contrastano il dolore in generale e l’ansia che alimenta il problema. Ma i risultati erano poco significativi, specie se paragonati agli effetti collaterali :-( aumentai 15 kg, una stitichezza atroce che mi causò “danni” proctologici che col tempo hanno peggiorato il dolore pelvico.

      Finché si aprì finalmente uno spiraglio di luce… sentivo parlare nei forum di questo protocollo Stanford che aiutava le persone ma trovavo poche informazioni al riguardo, finché non scoprii che esisteva addirittura un libro in Italiano che lo illustrasse dettagliatamente…

      Il libro è stato un validissimo punto di partenza per la mia guarigione, però devo anche dire che non è stato sufficiente.
      È un indispensabile punto di inizio ma è stato necessario proseguire con altro…
      Tanto per iniziare la mia patologia, dopo circa un anno e mezzo, aveva un nome valido “dolore pelvico” e avevo scoperto che la causa non era il nervo pudendo (che, scusate il gioco di parole, nessuno ha mai capito perché si era “innervosito”!). E poi, sempre dal libro, avevo scoperto che il problema era di tipo muscolare, in particolare, vi erano questi trigger points che accorciavano in modo permanente i muscoli del pavimento pelvico, danno problemi alla prostata, i nervi periferici e ai vasi sanguigni.

      Quindi avevo orientato la risoluzione del problema su tutt’altra direzione. Non più prostata, nervo pudendo… ma sui muscoli. Quindi ho iniziato a fare ricerche sui trigger points, i meccanismi con cui si attivano, cosa succede nelle cellule, come influisce l’alimentazione, il rilassamento…

      Il seguito e il lieto fine l’ho descritto nella pagina Come sono GUARITO dal Dolore Pelvico Cronico che ti invito a leggere, con la speranza possa aiutare anche te.

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  4. Anonimo6/5/18

    Tantissimi auguri per la guarigione. Anche io da più di 1 anno accuso problemi in quella zona. A differenza tua il problema non è stato di minzione ma sensazione di corpo estraneo nel retto percrpito internamente. Per i primi 6 mesi ho creduto erroneamente si trattasse di emorroidi interne. Ma dopo diverse visite finalmente un bravo proctologo mi disse che la caduta era un' altra e ha cominciato a parlarmi di trigger point di pudendo e di coccigodinia escludendo tassativamente patologie all' ano. Da quel momento cominciai a fare esercizi di stretching a migliorare la postura e ho cominciato lentamente ad avvertire miglioramenti sentendomi la zona anale più libera. A oggi purtroppo pur avendo liberato l'ano e non sentendo più corpi estranei avverto un fastidio al coccige e al sacro che soprattutto arrivato a sera mi porta anche bruciore più in basso. Inoltre il problema si acuisce nel caso in cui vado di corpo molle a diarrea. Non capisco il nesso tra feci molli e coccigodinia e bruciore al pavimento pelvico. Adesso ho iniziato un ciclo di tecar sul coccige e sul sacro sperando di debellare conpletamente questo malessere. Hai dei consigli su come eliminare il problema del colon irritabile?

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    1. Il protocollo Stanford, come si evidenzia nel libro di Wise, è risultato efficace anche per contrastare il colon irritabile.
      In particolare ti consiglio le tecniche di rilassamento, tra cui il “Rilassamento Paradossale”

      Rimanendo nel tema della componente psicologica (che è fondamentale quando si soffre di colon irritabile), ti consiglio di praticare la Meditazione Mindfulness, a mio parere la tecnica migliore per combattere lo stress e le tensioni muscolari.

      Un altro metodo che con me ha funzionato (e ne ho provati davvero tanti!) per contrastare il colon irritabile è stata l’assunzione continua di fermenti, aggiungendo uno yogurt al giorno alla mia alimentazione.
      In un servizio delle Iene, un dottore diceva che lo yogurt non deve essere crema di yogurt, come ingrediente deve avere solo latte fermentato, poi deve essere bianco e intero e senza frutta (perché in realtà sono sciroppi).

      Infine spesso sono riuscito ad evitare la diarrea con questo metodo:
      quando iniziano i primi spasmi, immediatamente bevo mezzo bicchiere di camomilla (meglio ancora una tisana mista: camomilla, finocchio e melissa), non troppo calda e senza zucchero. E poi mi metto seduto e rilassato. Se lo fai non appena iniziano i primi spasmi è probabile che riuscirai ad evitare la diarrea.

      PS: Con un semplice click su “Condividi” (in alto a destra), contribuirai a diffondere queste informazioni che potrebbe guarire parecchie persone al mondo che soffrono questa patologia.

      Attenzione: Le informazioni contenute in queste pagine sono solo informative. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Ti invito a leggere le avvertenze.

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    2. Anonimo16/5/18

      Salve, sono Guido e purtroppo sono entrato da ormai 4 mesi in questo maledetto tunnel del CPPS. Per prima cosa volevo ringraziarti per i tuoi consigli e per aver messo a disposizione di altri la tua storia. Volevo chiederti visto che non ne hai fatto menzione se avevi problemi tipo calore/bruciore alle piante dei piedi dopo aver camminato per più di 5/10 minuti? Prima del problema facevo molta attività fisica (in particolare lo stepper laterale)ed ero un grande camminatore e questa (insieme al fatto di non poter avere più una normale attività sessuale)e la cosa che più mi angoscia, se ad una persona che non può stare seduta gli proibisci anche di stare in piedi gli fai veramente MALE. Anche io ho visitato una decina di specialisti con scarsi risultati, in realtà non mi è stato ufficialmente diagnosticato ancora nulla perché tutte le analisi non evidenziano nessun danno ai nervi pelvici. Ho effettuato anche(oltre a svariate RM ed elettromiografie) lo studio dei Potenziali Evocati Somato Sensoriali per i quali volevo chiederti se a tuo parare hanno a che fare con il PNTML di cui parli.due giorni fa ho effettuato una infiltrazione di lidocaina+cortisone ma credo di stare peggio di prima visto che il fastidio nella zona pelvica si è accentuato anche in posizione eretta (cosa che prima stava scomparendo). Riesco a stare seduto solo con un cuscino forato ma devo alzarmi spesso e anch'io trovo giovamento applicando calore nella zona pelvica. Il cloruro di magnesio è stato una grande scoperta. Attendo una tua cortese risposta. Grazie infinite.

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    3. Ciao, segui le indicazioni di Enzo nella pagina "Come sono guarito".
      Ci sono molti spunti esatti ed interessanti.
      Io combatto da 4 anni, ma se penso come stavo prima e come sto adesso mi sembra quasi un miracolo.
      Non incasinarti la testa con le schifezze che si leggono in rete, guarire si può, o comunque stare molto ma molto meglio che quasi sembra non avere nulla.
      Bisogna lavorare molto su se stessi, modificando lo stile di vita, le abitudini alimentari etc.
      Non mollare.

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  5. Ciao Guido.
    Fastidi alle piante dei piedi non ne ho mai avuti e non ne ho mai sentito discutere nei forum (da quello che ho letto io in passato).

    Non ho neanche mai sentito parlare dello studio dei Potenziali Evocati Somato Sensoriali e credo che non abbia niente a che fare con l'esame PNTML.

    Hai mai fatto una visita da un proctologo?

    PS: Con un semplice click su “Condividi” (in alto a destra), contribuirai a diffondere queste informazioni che potrebbe guarire parecchie persone al mondo che soffrono questa patologia.

    Attenzione: Le informazioni contenute in queste pagine sono solo informative. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Ti invito a leggere le avvertenze.

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    1. Anonimo16/5/18

      Grazie Enzo per l'immediata risposta e per il consiglio. Non ci conosciamo ma credo proprio che tu sia una bella persona, ti auguro il meglio per te e per i tuoi cari. Guido

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    2. Grazie a te per le bellissime parole. In bocca al lupo

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  6. Salve,
    soffro di questa patologia da oltre un anno e mezzo e nessuno sa aiutarmi

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  7. Sono uno sportivo, (palestra, bici e piscina). Il problema è lo sforzo fisico: anche sollevare un peso da 10/kg per poco tempo, causa l'apparizione di tutta la sintomatologia. Successivamente, anche rimanendo a riposo per 5 giorni, i fastidi rimangono. L'attività cardio, invece, se fatta senza grandissima intensità, non da' fastidio. I sintomi vanno dal dolore al glande (senza fastidio alla minzione), formicolio ai genitali, formicolio/brucione al pavimento pelvico fino ad un grosso fastidio a perineo e alla zona dell'orifizio anale......un dramma!

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    1. Deve rivolgersi a un medico specialista. Se si tratta di problemi al pavimento pelvico dovrebbe scegliere un medico Proctologo; in genere è anche pelviperineologo ovvero studia e cura i problemi del pavimento pelvico.
      Non è necessario andare da un privato. Medici così si trovano anche nei reparti ospedalieri.

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  8. Anonimo12/12/19

    Buongiorno io soffro di questa "malattia" da un anno circa.ho bruciori,prurito nella zona perianale,dolore minzionale,ho cambiato vari urologi,che mi hanno imbottito di antibiotici rovinandomi stomaco e intestino.ho iniziato da un paio di mesi terapia riabilitazione pavimento pelvico accompagnata con cicli di lyrica,che purtroppo ho sospeso per problemi intestinali.ho fatto spermiocoltura,che è sempre risultata positiva,ma alcuni urologi dicono che è normale avere esame positivo,altri che bisogna curarlo.Comunque dopo un anno tra visite,esami,antibiotici,antidolorofici,terapia riabilitazione pavimento pelvico sono esattamente come un anno fa!non so più che fare.

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    1. Mi spiace non sono un medico.
      A me gli esami batterici sono sempre risultati negativi. Quindi credo si tratti di cose diverse

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  9. Anonimo12/12/19

    Si enzo però ho fatto anche pluriterapie di antibiotici,ma niente...e inoltre mi hanno rovinato stomaco e intestino.purtroppo io non so più a chi credere

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